Serata all’insegna dell’emozione quella che il 21 Aprile ha animato le vie del centro di Cervia in occasione del Gran Gala del 39°Festival Internazionale dell’Aquilone, quando la Cerimonia delle Bandiere ha sfilato con tutti i colori del mondo dalla mostra al Magazzino del Sale fino al palco allestito in Piazza Garibaldi per l’appuntamento dedicato alla memoria di Ray Bethell, scomparso il 18 Dicembre del 2018. Mentre sullo schermo gigante venivano proiettate le immagini della leggenda del Multiple Kite Flying in volo sulla spiaggia di Cervia e quelle del primo festival del 1981, gli stessi protagonisti di quella foto in bianco e nero, Claudio e Caterina Capelli insieme all’ospite Peter Waldron, presentavano tutti gli artisti di questa fantastica 39a edizione. Momenti clou dello spettacolo: la consegna del Premio Speciale per Meriti di Volo a Connor Doran e quella di un omaggio ancor più eccezionale agli organizzatori del festival. Nel corso della serata, infatti, la delegazione USA ha consegnato a Caterina Capelli un prezioso cimelio, dono del direttore del Kite Museum di Pelee Island (Canada), George Paisiovich. A conoscenza del profondo rapporto d’affetto fra Bethell e gli organizzatori di ARTEVENTO, e del grande amore del campione per questo festival e per i suoi fan italiani, Paisiovich, infatti, dopo aver visitato con entusiasmo l’evento cervese all’inizio del 2000, per esprimere la propria vicinanza a Claudio e a Caterina Capelli ha oggi voluto donare proprio a lei una delle attrazioni più amate del suo museo americano, simbolo stesso del mito di Ray Bethell, ossia uno dei tre aquiloni con i quali la leggenda di Vancouver si aggiudicò il più straordinario dei suoi 11 Guinness dei primati, quello per aver volato ininterrottamente a ritmo di musica per ben 12 ore e 12 minuti al Festival di Long Beach, negli USA. Autografato da Ray Bethell dopo la storica impresa, lo stunt kite “Kestrel” rosso, bianco, nero e blu, disegnato da Joel Scholz e amato dai fan di tutto il pianeta come l'”aquilone di Ray” è un oggetto leggendario, d’inestimabile valore affettivo per la comunità degli aquilonisti e del pubblico affezionato del Festival di Cervia. Per questo motivo, è entrato naturalmente a far parte della grande collezione dell’archivio del Museo dell’Aquilone, insieme agli oggetti e ai documenti raccolti dai Capelli nel corso di 40 anni di Festival a Cervia.